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mercoledì 14 giugno 2017

Recensione: "Victoria" di Daisy Goodwin



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Victoria
 di Daisy Goodwin
pagine 432 circa
prezzo 19.50€
eBook 9.99€
Sonzogno
già disponibile
voto:

..o..


Vittoria ha solo diciott’anni quando, nel 1837, la morte dello zio Guglielmo IV la innalza al trono d’Inghilterra. 
Esce da un’adolescenza malinconica e nei suoi primi giorni da regina viene guardata a vista dalla madre e dall’onnipresente e ambizioso Sir Lord Conroy, che esercita una grossa influenza sugli affari di stato e si sente minacciato dal carattere indipendente della giovane sovrana. 
Sebbene il potere la seduca fin da subito e le conferisca una straordinaria energia, le prime mosse dell’inesperta Vittoria sono però piuttosto avventate, soprattutto quando solleva pesanti, e ingiusti, sospetti contro l’inseparabile dama di compagnia di sua madre, accusata di intrattenere una relazione con l’odioso Conroy. 
Questo e altri passi falsi gettano una luce sinistra sulla regina, che non piace né al parlamento né ai sudditi. Gli scandali si succedono, insieme agli intrighi della corte per ostacolare la sua ascesa. Inoltre, agli stentati inizi sembra che stia per aggiungersi un matrimonio di pura convenienza dinastica. 
E invece... Le nozze con il cugino Albert si riveleranno il felice punto di svolta della vicenda pubblica e sentimentale di Vittoria d’Inghilterra, destinata, grazie alla non comune abilità politica e all’intrepida personalità, a segnare l’Ottocento britannico e a diventare una delle più grandi figure femminili della storia.


Considerazioni.
Appena ho finito la lettura di questo romanzo ho pensato "E' un romanzo da consigliare tutti!!! E' troppo bello!!!". Per cui eccomi a cercare di ridurre in un piccolo spazio (e soprattutto un numero di parole ragionevole, tali da non indurvi all'annientamento psicologico) un libro che ho davvero adorato sia per lo stile della Goodwin (che sempre apprezzo), sia per la storia, la quale riporta la vita di una grande Regina inglese del passato.

Dire infatti che sono soddisfatta di "Victoria" è dire poco, in quanto pur narrando avvenimenti storici (cosa che alcuni evitano come la peste in quanto collegano questo genere - seppur romanzato - ad un elisir soporifero sinonimo di noia e sonnolenza allo stato puro) riesce, grazie alla scelta di romanzarlo ed alle abilità narrative della Goodwin, ad appassionare, a farci entrare, da lettori terzi, in sintonia con Victoria, con la sua vita, i suoi sentimenti e le sue idiosincrasie.

Da quanto emerge dalla visione della Goodwin, è evidente che Victoria sia stato un personaggio che l'ha interessata, ed interessa, da tempo, sia da un punto dal punto di vista politico - governativo, che dal punto di vista più intimo e privato. La Goodwin, che si è documentata sulla vita della Regina che governò per 63 anni l'Inghilterra, è riuscita a descrivere con dovizia di particolari - senza trascurare l'aspetto appassionante della vicenda - un'ambientazione d'epoca unica (l'autrice è davvero molto brava in questo), a farci entrare con parole e modi nei salotti dell'epoca con i loro usi, costumi, etichette e pettegolezzi, ma non solo, è riuscita a immergermi splendidamente nei meccanismi della politica inglese ed europee, nel sollevare la condizione femminile e la considerazione della visione maschile di quest'ultima. La Goodwin, essendo la vita di Vittoria molto lunga, ha deciso di narrare il periodo della vita che va dall'ascesa al trono sino al matrimonio con Alberto, per cui questo romanzo si sofferma sia sulla presa di coscienza di Vittoria di diventare Regina, che implica un drastico cambiamento di vita, di abitudini e anche di mentalità, sia sull'infatuazione per Lord M. che l'amore appassionato e profondo per Alberto, che l'accompagnò fino alla fine dei suoi giorni.

"Victoria" mi è piaciuto moltissimo non solo perché mi ha mostrato la crescita e uno spaccato di vita di una Regina, ma anche perché mi ha fatto vivere la storia di una Regina atipica, che appariva severa, rigida su molti temi, testarda e insensibile per alcuni aspetti, ma che poteva anche essere tutto il contrario di questo, e mostrarsi estremamente passionale sia per l'uomo che amava che per le situazioni e le battaglie che aveva a cuore, a cui si donava completamente e a cuore aperto. Questi aspetti lo ho apprezzati moltissimo.

Splendido emerge il personaggio principale, ovvero Vittoria (in inglese Victoria), la quale sale al trono molto giovane (aveva 18 anni), con un'avversione per le intromissioni costanti della madre nella sua vita, che la voleva pedina del suo confidente Sir John Conroy (da cui era dominata e probabilmente amante, secondo i pettegolezzi dell'epoca) ma che sviluppò idee molto precise su chi diventare e come orientare il suo governo. La Goodwin, nel procedere del romanzo, ci presenta un'evoluzione sorprendente della regnante: dagli inizi incerti e sfortunati/osteggiati, a fianco del suo fedele Lord M. (così amava chiamare lei Lord Melbourne) sino all'appassionato amore per Alberto, che diventerà suo marito ed il padre dei suoi 9 figli. Il suo matrimonio fu infatti un matrimonio molto felice, che vide Alberto non essere solamente e semplicemente il Principe consorte di facciata, ma vero e proprio compagno di vita sia nella vita privata che in quella politica, in quanto Vittoria ascoltava i pareri di Alberto, che teneva in grande considerazione e stima.

Del romanzo mi è piaciuto moltissimo lo stile della Goodwin - lo ribadisco perché a mio personale parere lo stile è ciò che ti permette di innamorarti della storia e dei personaggi - che fluisce bene, ed è in grado di sorvolare su parti che possono risultare più lente per soffermarsi su altre che ti ghermiscono e ti trascinano rapita nei panni della Regina Vittoria. E' stato bello poter soffermarmi poi su alcune considerazioni, che emergono spontanee a seguito della lettura, come la forte personalità della Regina, la cui volontà emerge prepotente, ed anche il suo conseguente rapporto con le figure maschili della sua esistenza. E' evidente infatti, come per Vittoria il mondo maschile predomini la società, ma lei riesce bene a tener loro testa, sin dall'inizio del suo trono prima combatte con le tante figure maschili che la circondano per sottrarle il trono, o anche solo per compiacerla per interessi, per poi ergersi su di loro. Poche infatti le figure maschili che riescono veramente a legarsi con la forte Vittoria, la quale pur essendo salita al trono molto giovane sa cosa vuole e cerca di ottenerlo in tutti i modi (solo Lord M. o Alberto avranno potere di farle cambiare idea).

E' un romanzo speciale, che ho apprezzato e amato moltissimo e che vi consiglio di cuore perché credo che sia in grado di regalarvi una storia appassionantissima, una storia d'amore che nemmeno il più bravo autore/autrice di romanzi romantici sarebbe in grado di ricreare e una lettura che vi porterà indietro nel tempo e nella storia con garbo, stile ed eleganza.

Essendo questo romanzo parallelo alla stesura, da parte della stessa Goodwin, della serie televisiva "Victoria" della ITV, andata in onda su Sky anche qui in Italia da poco tempo, molto di quanto raccontato in questo romanzo è possibile vederlo in televisione - recuperate la serie perché ne vale veramente la pena, ve ne innamorerete!!! - realizzato divinamente e con una Jenna Coleman in piena forma, la quale regala una Vittoria splendida, reale, spontanea, ma anche capricciosa e testarda, che tornerà con una seconda stagione il prossimo anno. Vi è da dire che a differenza del romanzo, che termina nel momento in cui Vittoria chiede la mano ad Alberto, la serie tv si spinge oltre, fino alla nascita della prima figlia della coppia, regalando in questo modo, anche a tutti coloro che hanno amato come me questo romanzo, il proseguimento visivo della storia, senza attendere oltre eventuali romanzi successivi. 

Spero davvero di avervi incuriosito, perché è un romanzo che merita di essere letto!!! 

La Regina Vittoria e il Principe Alberto

La Regina Vittoria e il Principe Alberto nella serie tv "Victoria" della ITV 


Daisy Goodwin
E' scrittrice, produttrice e sceneggiatrice televisiva inglese. Ha pubblicato due romanzi, tradotti in Italia da Sonzogno: L’ereditiera americana (2013) e L’amante inglese di Sissi (2014). Alla regina Vittoria ha dedicato questo romanzo, nonché l’omonima serie televisiva, in onda su laeffe. Vive a Londra con i tre cani, le due figlie e il marito.

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